Nel giorno di uscita digitale del nuovo album di Richie Sambora, il tanto atteso Aftermath of the Lowdown, il BJCI è lieta di presentarvi la recensione da parte di Tommaso Angeletti.
A 14 anni dal suo secondo disco solista (dopo Stranger in This Town, 1991 e UnDiscovered Soul, 1998), Richie Sambora si rimette in gioco completamente, offrendo con una sorprendente freschezza la prova tangibilie che Aftermath of the Lowdown non è solamente un lavoro del chitarrista dei Bon Jovi, ma di un musicista maturo e completo, finalmente libero di esprimere il suo amore per la vita.
Già con UnDiscovered Soul, composto all’apice del successo dei Bon Jovi, Sambora aveva iniziato quel processo che prima o poi ogni uomo deve affrontare: scavare in profondità nella propria anima…Leggi tutto