JON IS BACK!
I Bon Jovi sono tornati sul palco e JON IS BACK!
Il 14 giugno la band si è esibita in un concerto completo a Nashville, Tennessee, il primo evento ufficiale dal minitour del 2022. L’occasione è stata il Runaway Tour, gestito dal management dei Bon Jovi e svoltosi dal 13 al 15 giugno 2025. Il programma includeva anche un pre-party al JBJ’s Nashville, due notti in hotel e miniconcerti di Phil X e di una tribute band newyorkese.
Il momento clou è stato ovviamente il ritorno sul palco dei Bon Jovi, che si sono esibiti di fronte a un pubblico intimo di circa 500 persone composto da fan, addetti ai lavori, ospiti speciali e familiari della band. Il concerto si è tenuto al Marathon Music Works di Nashville, in un contesto completamente privo di dispositivi elettronici: telefoni, fotocamere, smartwatch e simili erano vietati. L’unico autorizzato a documentare l’evento era lo storico fotografo ufficiale della band, David Bergman.
Grande attesa per le condizioni vocali di Jon Bon Jovi, dopo il minitour del 2022 che aveva evidenziato evidenti difficoltà e, soprattutto, dopo l’intervento alle corde vocali e tre anni di stop. Le aspettative erano basse, soprattutto dopo alcune esibizioni sporadiche negli ultimi anni, come il miniset di cinque brani eseguito nel 2024 per il lancio dell’album FOREVER, sempre al JBJ’s Nashville.
Mi ha portato via la cosa che amo di più, ma continuo a lavorare ogni giorno per diventare più forte e più sano • JBJ
Così Jon ha commentato la sua lunga assenza, riferendosi alla sua voce, che per lui rappresenta il ponte più autentico verso il suo pubblico.
All’interno della venue si è respirata un’emozione palpabile. La band è apparsa solida, e Jon ha raggiunto note che fino a ieri sembravano irraggiungibili. Gli sguardi d’intesa tra i membri sul palco, gli occhi lucidi di Jon durante alcuni brani e le reazioni del pubblico lo confermano. Tra i commenti sui social circola una frase ricorrente: “He cried, we cried” , non solo da parte di fan storici, ma anche da addetti ai lavori, promoter e musicisti presenti in sala.
Durante il concerto si è tenuta anche una sessione di Q&A. Brano dopo brano, la fiducia di Jon cresceva, così come il volume degli applausi e delle urla del pubblico, soprattutto quando riusciva a sostenere quelle “note chiave” che hanno reso iconiche canzoni come Livin’ On a Prayer, Loves the Only Rule, Blood on Blood e Memory.
Gli ultimi tre anni sono stati un percorso fisico ed emotivo impegnativo per Jon, ben raccontato nel documentario Thank You, Goodnight uscito nel 2024. Jon dal palco ha trattenuto a stento le lacrime parlando degli anni recenti, ma non è riuscito a nascondere la commozione durante l’esecuzione di Prayer, asciugandosi le lacrime con la mano e la camicia.
È ancora presto per parlare di un tour. Questo concerto da due ore è stato in parte una “prova generale”, una sorta di rehearsal. Jon stesso continuava a chiedere nuove canzoni alla band, senza alcuna voglia di scendere dal palco.
Per i più critici: non aspettatevi la voce degli anni di New Jersey, Keep the Faith, These Days o del tour 2010-2011. L’obiettivo realistico, oggi, è sostenere spettacoli da due/due ore e mezza per tre o quattro sere a settimana. Per ora, forse potremmo aspettarci qualche data sporadica. Ma lo scopriremo col tempo e nelle prossime settimane. Ma conoscendo Jon crediamo fortemente che non si fermerà qui, ci saranno altre occasioni.
Intanto siamo felici, possiamo solo dire: HE IS BACK! WELCOME BACK, JON!
Setlist dello show
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- Beautiful Drug
- We Weren’t Born to Follow (con extended outro)
- Lost Highway
- Legendary
- You Give Love a Bad Name
- Born to Be My Baby
- Limitless (con outro strumentale)
- It’s My Life
- Livin’ on a Prayer
- Memory
- Wanted Dead or Alive
- Love’s the Only Rule
- Keep the Faith
- Q&A
- This House Is Not for Sale
- Have a Nice Day
- Blood on Blood
- I’ll Be There for You
Foto credit: David Bergman Official Photographer