“BON JOVI” GENESI

Nel 1980  Jon Bon Jovi iniziò a lavorare ai Powerstation Studios, studi di registrazione il cui co-proprietario era suo cugino Tony Bongiovi. Jon registrò qui numerose demo, alcune di queste le mandò e le consegnò personalmente a svariate case discografiche ma senza ottenere risultati.

Nel 1982, stanco delle continue porte in faccia, Jon Bon Jovi si recò alla WAPP 103.5FM “The Apple”, radio locale di New York City. Qui ascoltarono la demo per eccellenza, Runaway, e se ne innamorarono così tanto che decisero di inserirla nella loro compilation del 1983 di talenti locali. I musicisti che contribuirono alla registrazione del brano, noti come “The All Star Review”, furono i chitarristi Dave “The Snake” Sabo e Tim Pierce, il tastierista Roy Bittan, il batterista Frankie LaRocka, e il bassista Hugh McDonald.

Successivamente Runaway cominciò ad essere trasmessa nei dintorni di New York permettendo alla canzone di guadagnare ancora più popolarità, e da li a poco fu trasmessa in quasi tutte le prinicipali radio degli USA. Questo permise a Jon di firmare il suo primo contratto con la Mercury Records, il 01 luglio 1983. Ma gia nel marzo del 1983  Jon chiamò il tastierista David Bryan, che a sua volta portò il bassista Alec John Such, insieme un batterista esperto di nome Tico Torres. In quel lasso di tempo il chitarrista della band era Dave Sabo, che in seguito formerà gli Skid Row. Sabo fu sostituito da Richie Sambora.

Per il nome ufficiale del gruppo si pensò prima a “Victory”, ma poi lo staff A&R della Mercury Records fece giustamente notò la popolarità che Jon aveva già raggiunto con il suo nome, convincendosi così a utilizzare “Bon Jovi”, americanizzando e rendendo più accattivante il cognome italiano di Jon “Bongiovi”.

I Bon Jovi iniziarono dunque le registrazioni del loro album in studio di debutto, originariamente pensato per intitolarsi “Talk Tough”, ma poi la casa discografica decise che era più saggio farlo uscire con il nome della band, agli stessi Power Station Studios di Tony Bongiovi, che fu nominato produttore del disco insieme a Lance Queen. La maggior parte delle canzoni furono scritte da Jon Bon Jovi, Richie Sambora, e David Bryan. Le prime a essere pensate per l’album furono Burning for Love e Come Back.

In quegli anni le uscite discografiche erano differenti nelle varie nazioni, a volte variavano anche di una settimana da una nazione all’altra, il 21 gennaio è la data fissata per l’uscita del primo album, celebrata da tanti anni ormai anche dallo stesso Jon con vari post sui suoi profili Social. 

Nel 1984, in piena era Glam Rock,  “Bon Jovi” ha ottenuto un buon successo, venendo certificato con due dischi d’oro e due dischi di platino per le vendite. Negli Stati Uniti d’America, dove arrivò a vendere più di 2 milioni di copie, si piazzò alla posizione 43 della Billboard 200, e raggiunse la posizione 39 della ARIA Charts australiana. In totale Bon Jovi è arrivato a muovere circa 3.5 milioni di dischi nel mondo.

STORIA

Come è capitato a tante altre band prima di loro, i Bon Jovi erano relativamente inesperti e subivano ancora troppe influenze esterne. Il tempo entro il quale dovevano portare a termine il proprio disco, dal momento della firma del primo contratto, era talmente breve che le influenze esterne delle band gia famose erano facilmente riconoscibili. Accenni ai vari Kiss, Aerosmith, Thin Lizzy, Ratt, Rush e Def Leppard erano sparsi qua e la. Sebbene il livello di energia ed entusiasmo fosse abbastanza elevato, il primo album era un ripasso dei clichè dell’Hard Rock Glam dell’epoca.

Ma il sodalizio compositivo e il binomio Jon Bon Jovi e Richie Sambora permise grandi cose, e l’energia che la band sprigionava nei concerti promozionali che ne seguirono per il resto del 1984, e anche se ancora come opening band con un set di 20 minuti, trascinarono le vendite e misero in luce l’enorme potenziale dei Bon Jovi.

Considerato che i Bon Jovi erano insieme da poco (14 marzo 1983) e avendo avuto poco più di 6 mesi per realizzare l’album, il primo disco è stato un gran lavoro e dal punto di vista musicale i Bon Jovi erano estremamente solidi. Il successo incalzante di Runaway fece il resto, insieme all’altro singolo She Don’t Know Me. Quest’ultima rappresentava alla perfezione il sound soft-rock che aveva spianato la strada al successo dei Def Leppard in USA.

Con Runaway e She Don’t Know Me, brani che sembravano fatti apposta per le radio, “Bon Jovi” avrebbe consentito alla band del New Jersey di avertire il mondo del proprio arrivo e di costruirsi un seguito di pubblico sempre più crescente e gettare le basi, da li a due anni, per scrivere un album che avrebbe avuto un successo planetario. Ma questa è un’altra storia.

TRACKLIST

Runaway – 3:50 (Jon Bon Jovi, George Karak)
Roulette – 4:40 (Jon Bon Jovi, Richie Sambora)
She Don’t Know Me – 4:02 (Mark Avsec)
Shot Through the Heart – 4:25 (Jon Bon Jovi, Jack Ponti)
Love Lies – 4:10 (Jon Bon Jovi, David Rashbaum)
Breakout – 5:23 (Jon Bon Jovi, Rashbaum)
Burning for Love – 3:53 (Jon Bon Jovi, Richie Sambora)
Come Back – 3:58 (Jon Bon Jovi, Richie Sambora)
Get Ready – 4:08 (Jon Bon Jovi, Richie Sambora)