Quando i Bon Jovi a gennaio hanno annunciato le date di questo minitour di 15 date che inizierà l’ 1 Aprile 2022, Jon Bon Jovi ha sicuramente trattenuto il respiro e incrociato le dita perchè se gli ultimi due anni ci hanno insegnato qualcosa è che in tre mesi può succedere di tutto. Per quanto riguarda la pandemia in USA, fortunatamente in 12 settimane le cose sono migliorate, anche se ora c’è una guerra di mezzo in Europa.

Jon Bon Jovi durante un’ intervista per promuovere il Tour rilasciata all’Observer settimana scorsa ha dichiarato:

In questi giorni sto trattenendo il respiro. Abbiamo finito le prove mercoledì scorso. Giovedì ho scoperto che qualcuno nell’organizzazione era positivo (al covid), e successivamente anche il mio assistente, il mio tecnico del suono e il tecnico della chitarra. Tutti vaccinati, tutti protetti, stanno tutti bene etc etc.. le solite cose. Ma non siamo stati tranquilli. Dio non voglia, ma se dovessi essere positivo io i concerti si annullano, fine della storia. E tutto questo mi spezzerebbe il cuore. Infatti ad aprile saremo tutti nella classica bolla. Non sono contento, ma è necessario per avere più sicurezza e poterci esibire senza rischi.

Jon lo scorso ottobre ha già dovuto rinunciare a una sua esibizione acustica prevista per il Runaway Tour a Miami Beach. Quando nonostante fosse completamente vaccinato è risultato positivo, costringendolo a rinunciare all’evento tanto atteso per i fan. Tutti i fans sono stati rimborsati al 100%.

Le rehearsals per il “Bon Jovi 2022 Tour”. Per quanto riguarda le prove Jon ha detto:

Non siamo famosi per le nostre prove. So di molte band che provano per tre settimane o un mese. ‘Ma che diavolo fanno per un mese?’ Non l’ho mai capito davvero. Noi siamo una Live Band, i miei ragazzi sanno gia perfettamente cosa fare quando inizia un Tour. Ma questa volta, sopratutto dopo questi due anni, ho deciso che dovevamo farlo anche noi e allora siamo entrati in un’arena per tre settimane e abbiamo fatto le prove.. ed è stata la cosa più bella e gioiosa che abbia fatto ultimamente Solo l’idea stare su un grande palco è sicuramente diversa dal cantare nel tuo studio. E stare tutti nello stesso posto per tanto tempo, con il palco, le luci, con la band, con un sistema PA , mi mancava tutto, è stato bellissimo.

Jon e la creazione della Setlist

Sono stato fortunato, ho pubblicato 17 album nella mia carriera, tantissime canzoni. Ma nel nostro caso fare una setlist non è sempre facile. Vorresti ogni volta cambiare canzoni, ma la maggior parte del pubblico vuole ascoltare tutti i grandi successi. E poi Always, I’ll Be There For You e Bed Of Roses.. E pensi “Oh ci sono tre ballads, accidenti, non posso metterne tre in un concerto. Ma sono tutti successi!

Continua Jon, a volte anche ridendo:

Credimi, a volte è un bel problema. Le hits occupano il 70%, e questo ti lascia il 30% per nuovo materiale e qualche canzone che piace solo a te (Jon ride). Allora a volte capita che non suoniamo Always o I’ll Be There For You in qualche data. Così io mi tengo più spazio per proporre cose nuove o canzoni in diverse versioni, o acustiche.

Le nuove canzoni dall’album “2020” dei Bon Jovi

È stata l’unica volta nei miei 17 album che non sono andato in giro a promuoverlo, non sono riuscito a eseguirlo di fronte a un grande pubblico, non sono riuscito a lavorarlo davvero. Eppure è stato un tale momento particolare in cui ho sentito il bisogno di scrivere. Onestamente non so se fa parte della mia età e di questa esperienza surreale degli ultimi due anni. Ero solo un osservatore di ciò che accadeva intorno a me, scrivevo fatti di attualità che sono diventati le canzoni. Non era il momento di scrivere un’altra “You Give Love a Bad Name’ C’era altro da fare e da dire.

Prosegue Jon:

Sono curioso di vedere come funzionano e come reagiranno i fans. Come ogni disco, quando lo fai, pensi che sia il miglior lavoro che tu abbia mai fatto. Ma ci vuole poi del tempo, a volte anni, per avere la capacità di guardare indietro e dare un giudizio obiettivo, sia di vendite o di successo live. Posso ripensare a quello che ho scritto, ma poiché non l’ho mai cantato davanti a una grande folla, ho ancora bisogno di capire e analizzarlo meglio.

La prima data del Tour sarà il 1 aprile a Omaha, nel Nebraska, toccherà gli Stati della Carolina del Nord (Charlotte e Raleigh), la Florida (Tampa e Fort Lauderdale), il Texas (Austin, Houston e Dallas) e si concluderà il 30 aprile a Nashville (Tennessee) .

A tutti noi manca andare in Tour e sappiamo che niente può sostituire l’energia di un concerto e di uno spettacolo dal vivo per i fan e per la band – JBJ, gennaio 2022